Milla Jovovich canta Dante. Milla Jovovich canta.
Milla Jovovich potrebbe anche esibirsi in un sincopato rutto grindcore.
Vi piaccia o meno: Milla Jovovich [se ne] fotte.
Johnny Depp – da quando cerca improvvisarsi salutista – mugugna come un genovese: «eh no! Non canto e non seguo la mia passione per la musica perché tutti verrebbero ad ascoltarmi solo perché sono un attore senza considerare i miei spartiti».
Vai... Cammina! Gioca a golf con Cooper bevendo karkadè...
Puah! Triturandocelo con anniversario Dante Milla Jovovich propone il suo The Divine Comedy. Grande Milla! Lo incidesti un ventennio fa, ma tu sei.
Milla Jovovich.
So: FUCK YOU ALL! \m/
IV
[Lo Canto Quarto narra le vicende delle novelle ‘donne
dello schermo’ e della schola dove la Königin Doro e la
Sacerdotessa dello Rock e le altre Dominae – educano
e recuperano le giovin puellae; qui l’Auttore incontra
lo sommo padre Dante dedito a sua Nova Vita]
Scenario, ch’adesso fissa l’Auttore,
più lo Paradiso che’l Purgatorio,
potrebbe dirlo quel maschio lettore
qual loco di pene consolatorio,
ché mai si videro sì tante donne,
manco in un reparto palpatorio:
tutte seminude, con microgonne
disposte in lunghe file di banchi,
sedevan composte le belle monne.
«Notasti che quasi del tutto manchi
figura femminile nelli luoghi
da noi traversati nei passi franchi»
mi rivelò lo Duca: «non ch’allòghi,
qui disgiunto, un gineceo dannato
solo che qui, nel dov’ora affoghi
pupilla, nello mare sconfinato
di donne desnude tutte sedute,
lo grande magistero è locato:
quelle che vedi son veline mute
ch’allo neurone preferirono
lo silicone per sola vertute
loro – che tutti rincoglionirono
con “tetteculi”, senza dire sermo,
loro che le donne degradarono
allo stato di brave succhia spermo,
loro sono qui per la redenzione.
Queste sono “le donne dello schermo”
nello centro di riabilitazione
che la divina Doro Pesch gestisce:
qui tutte studian la dura lezione
che’l corpo docenti lor impartisce...»
Di contenuto lo contenitore
si deve riempire, perché finisce
presto quel giovanil sodo turgore
che non sposa’l fascino del talento,
ma basa sul sesso ogne valore
è questo lo mantra ch’ora io sento
interrompere del Duca lo dire
che’l femmineo coro è intento
in quello mnemonico proferire
non appena fronte quelle appare
la Sacerdotessa, che lo suo dire
riprende lo Duca nello spiegare:
«Divina Patti è tra le docenti
che tutte quelle devon rieducare.
Tra li più vari, gran, insegnamenti
c’è:
colmate la Lacuna signore
che Cristina inizia agli strumenti;
poi Tarja le percuote per due ore
in cinque lingue diverse le forma.
Sui monti con Annette con vigore
all’oboe si piega quella torma,
poi Janis controlla com’ognun prova:
se procede lor intima riforma.
Infine, l’Headgirl fa lor vita nova
novellando di Girlschool lor imprese,
finché lo
fiero voler non le muova».