TRAFFIC - John Barleycorn Must Die
TRAFFIC
John Barleycorn Must Die (1970)
I Traffic sono stati un trio britannico di musica folk-jazz-rock formati da Steve Winwood, Chris Wood e Jim Capaldi, che dopo aver pubblicato un primo disco di esordio a base di psichedelica acida jazzata (Mister Fantasy), ed altri due più centrati sul rock blues, con questo quarto lavoro realizzarono un qualcosa di inaspettato e, se vogliamo, clamoroso per quegli anni a cavallo fra la fine dell’epoca lisergica di fine sessanta e l’inizio dell’era del progressive dei primi settanta.
La grandezza di questo disco è data dal fatto che include al suo interno brani di generi musicali molto differenti fra loro che si succedono in maniera naturale come un flusso ininterrotto e che però aprono scenari su paesaggi di volta in volta completamente differenti. E’ questo infatti uno dei pochi esempi di lp che può indifferentemente essere citato sia nelle liste dei dischi progressive che in quelle folk rock.
Questo disco, nel 1970, proponeva ad un pubblico ormai sazio dai furori ritmici ed acidi di fine sessanta (vedi Woodstock e dintorni), la tenue e raffinata bellezza dei fiati di Chris Wood, la ritmica composta di Jim Capaldi e la malinconia della voce di Winwood. Il pubblico rimase colpito da questo lavoro al cui interno convivono abilmente insieme la psichedelica morbida dei primi Pink Floyd (A Saucerful of Secret), il folk rurale dei Fairport Convention (Liege & Lief) ed il jazz rock dei Soft Machine (Third).
Fra gli altri, due sono le composizioni di “John Barleycorn” che hanno riscosso un grande successo all’epoca: “Glad”, il brano strumentale d’apertura, fu scelto come colonna sonora del programma “Per voi giovani”, poi “Freedom Raider” e infine “John Barleycorn must die” brano della tradizione inglese, che risorse a nuova vita grazie a questa versione arrangiata dai Traffic.
Massimo Ponte