Classe 1936, chitarrista, compositore, arrangiatore, bandleader e produttore, Ebo Taylor è stato senza dubbio una delle figure centrali nella musica ghanese delle ultime sei decadi ed una leggenda della musica africana in generale.
Già a partire dalla fine degli anni ’50, Taylor è attivo nelle seminali formazioni Highlife, Stargazers e Broadway Dance Band. Nel 1962 porta il suo gruppo d’allora, Black Star Highlife Band, a Londra, dove conosce e collabora con il grande Fela Kuti, incontro che avrebbe cambiato il destino della sua musica (“in seguito divenni militante per la seconda indipendenza sonora della musica africana”).
Di ritorno in Ghana nel 1965 si unisce a Uhuru Dance Band, la band più famosa dell’epoca, per guidarla all’inizio degli anni ’70 in tour in Nigeria e in Africa Occidentale. Nel 1974 da vita alla più innovativa Afro Band degli anni ’70, l’ Apagya Show Band, per cui scrive e arrangia numerosi pezzi celebri tra cui “Tamfo Nyi Ekyir” e“Kweku Ananse” e alla fine degli anni ’ 70 lavora come solista, sviluppando un suono innovativo e personale, registrando brani immortali come “Twer Nyame” “Heaven” e “Come Along” tutti indistintamente segnati da quella combinazione di tradizioni ghanesi, afrobeat, jazz e funk (si ascolti in tal senso la recente retrospettiva Strut a lui dedicata:“Life Stories”). Comincia così a lavorare come produttore, realizzando album per artisti come Pat Thomas e C.K. Mann ed affermandosi come figura di punta della musica africana.
Negli anni ’80 e ’90, tempi difficili per i musicisti ghanesi, Taylor lavora come artista free lance in diversi paesi. Dal 2001 aggiunge inoltre un capitolo accademico alla sua lunga carriera, cominciando ad insegnare chitarra jazz all’Università del Ghana, cosa che gli consente di fare ricerche sulle differenze musicali tra le varie regioni del Ghana. Queste ricerche ispirano moltissimo i suoi lavori più recenti. Nel 2010 le superstar dell’hip hop americano Usher e Ludacris catapultano improvvisamente Ebo Taylor nel firmamento globale grazie al sample del brano Heaven (già immortalato nel 2002 dalla seminale raccolta “Ghana Soundz”). È il detonatore che lo porta a registrare, per la prima volta in 60 anni, un album per il mercato internazionale.
Nel 2011 “Love and Death”, assieme agli Afrobeat Academy, sbanca tutte le classifiche di settore e fa da apripista – un po’ come era successo, sempre su Strut, per Mulatu Astatke – ad una lunga tournèe europea. Segue la pubblicazione di altri album e nel 2014 Ebo riceve il Kwame Nkrumah African Genius Award, consacrandolo a leggenda vivente della musica africana. Nel 2017 Ebo Taylor accompagnato da 8 incredibili musicisti partirà per un lungo tour che toccherà anche l’Italia con tre imperdibili live.
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