EMBRACE iF YOU'VE NEVER BEEN
EMBRACE
If you’ve never been (2001)
A parte un paio di brani che ascoltai in casa di un amico, non conoscevo gli Embrace, ma mi aveva colpito il loro nome: Abbraccio. Perciò, quando un giorno, per caso, vidi il cd in un negozio, lo acquistai in virtù del fatto che la band inglese si era scelta quel nome; nome che racchiude in sé passione e dolcezza, urgenza e sentimento. Il nome che si sceglie per identificarsi nel mondo musicale è importante.
E’ segno di distinzione. Dà la misura del proprio stile.
Nati negli anni novanta nell’ambito del fenomeno di allora denominato ‘’Brit Pop”, insieme a gruppi quali Blur, Ocean Colour Scene e Ordinary Boys, gli Embrace non hanno mai fatto fortuna in Italia e, di fatto, non hanno spopolato neanche in patria (a parte scalare le classifiche con il singolo regalatogli dai Coldplay in segno di gratitudine per averli aiutati quando erano agli inizi), ma la popolarità di massa non è mai stato un criterio che ha condizionato i miei ascolti, bensì la qualità delle canzoni che per me significa la capacità di trasmettere emozioni, positive o negative che siano.
Il loro primo disco era in perfetto stile Brit Pop: melodia e ritmo, basso pulsante e chitarre in primo piano.
Il secondo, uscito nel 2000, cambiò orizzonte: più psichedelico, dilatato, dissonante. Questo ‘If you’ve never been’ e’ il loro terzo lavoro, ancora differente, ovvero melodico, soffuso, intimo.
Al primo ascolto, nello scorrere delle dieci ballate che lo compongono, la suggestione è stata quella di essere calato in un’atmosfera che sapevo già mi avrebbe conquistato, ma che non riuscivo ancora a distinguere; non mi apparve evidente ciò che poi mi si sarebbe svelato.
Mi accorsi del linguaggio melodico, zuccheroso, rotondo anche negli spigoli che gli Embrace impiegarono con la consapevolezza dovuta al semplice fatto di essere se stessi, non per posa, ed e’questo che mi è piaciuto.
In un mondo musicale dove ognuno si crea una identità e spesso continua imperterrito a rifare se stesso fino allo sfinimento, gli Embrace fanno l’opposto: si diversificano, esplorano se stessi, comunicano o quantomeno ci provano.
Canzoni come “Over”,” I hope you’re happy now”, “Wonder”, “If you’ve never been in love with anything”, “Make it last”, nel loro incedere, lento ma appassionato, dolce ma forte, non raccontano nulla di nuovo e non scardinano certezze; anzi, confermano che la bellezza di certe strutture melodiche è forza che ci viene infusa e proviene da dentro perché risveglia in noi ciò che già c’è!
Come quando ci capita di essere affascinati da una donna e si cerca la sua compagnia, e nel piacere dell’incontro, dell’ascolto reciproco, dell’armonia dei gesti e delle espressioni, proprio in questa fascinazione ci scopriamo a guardare questa donna con occhi nuovi, e più lei ci si svela e più i sensi si riempiono, perché ciò che il suo cedersi scopre non è solo il suo corpo ma la sua essenza.
Embrace :
Danny McNamara: voce, chitarra acustica;
Richard McNamara: chitarra, voce e tastiere;
Mike Heaton: Batteria, percussioni e cori;
Steve Firth :basso
Mickey Dale: programmazione tastiere e cori